Allevamento di animali
Nel 2024 la Confederazione ha promosso l’allevamento di animali erogando contributi per 37,8 milioni di franchi.

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La «Strategia sull’allevamento 2030» è la base per l’ulteriore sviluppo della legislazione svizzera in materia di allevamento di animali. Per la Svizzera è importante poter contare su un allevamento indipendente di animali sani e adeguati alle condizioni locali ed è per questo motivo che la Confederazione supporta il lavoro delle organizzazioni di allevamento.
Promozione da parte della Confederazione
I criteri per il versamento di contributi federali a organizzazioni di allevamento svizzere sono disciplinati nell’ordinanza sull’allevamento di animali (OAlle; RS 916.310). Nell’anno oggetto del rapporto hanno avuto diritto ai contributi 20 organizzazioni di allevamento riconosciute delle specie bovina, suina, ovina, caprina, equina nonché di api mellifere e camelidi del Nuovo Mondo. A tali organizzazioni vengono versati contributi, in primo luogo per la tenuta del libro genealogico e per l’esecuzione di esami funzionali. Nel 2024, nel complesso, circa 522 479 animali iscritti nel libro genealogico (escl. equidi) hanno avuto diritto ai pagamenti diretti, 418 060 di questi erano bovini.
Affinché l’agricoltura e la filiera alimentare svizzere possano adattarsi a condizioni in continuo mutamento è fondamentale, tra le altre cose, che vi siano varie specie di animali da reddito con una diversità genetica sufficiente. Questa diversità è importante anche dal profilo culturale ed è per questo motivo che l’UFAG sostiene varie misure per conservare e promuovere le razze svizzere di animali da reddito minacciate.
Tipo di contributi
Nel 2024 la Confederazione ha versato contributi per un ammontare di 37,8 milioni di franchi a favore dell’allevamento di animali. Sono state sostenute le seguenti misure:
tenuta del libro genealogico ed esami funzionali (32,8 mio. fr.);
progetti di ricerca riguardanti le risorse zoogenetiche, progetti per la conservazione delle razze svizzere e banche genetiche nazionali (0,92 mio. fr.);
contributi per la conservazione delle razze svizzere il cui stato è «in pericolo critico» o «minacciate» (4,08 mio. fr.);

Lo stato di minaccia di una razza svizzera viene determinato ogni anno tramite il sistema di monitoraggio delle risorse zoogenetiche in Svizzera (GENMON). Per le varie razze vengono tenuti in considerazione fattori come le dimensioni delle rispettive popolazioni, la distribuzione geografica, la parentela e lo sviluppo demografico. A partire da tali fattori, per ogni razza viene determinato un indice globale di pericolo, sulla base del quale una popolazione viene classificata nello stato medio «in pericolo critico» o in quello elevato «minacciata». Le razze classificate nei suddetti due stati di pericolo hanno diritto ai contributi per la conservazione, fermo restando che nello stato «in pericolo critico» questi sono notevolmente più elevati.
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